Fa notizia il racconto ad Affari italiani della europarlamentare del pdl Licia Ronzulli, che ha portato al figlia di appena un mese in aula durante i lavori della commissione europea, tenendola nel marsupio intanto che faceva un intervento davanti alla sessione plenaria del parlamento europeo di Strasburgo.
Fanno però sorridere le motivazioni che ha dato del gesto. Certamente, come lei dice, i bambini devono crescere con la mamma, e tutte le mamme sanno quali salti mortali bisogna fare per garantire ai piccoli la nostra presenza e l contempo poterci garantire una nostra duttilità. Salti mortali e fantasia, si potrebbe dire. E chi più della mamma degli orsetti può dirlo?
Specie per le donne che vogliono aver un posto in un ambito quasi completamente maschile come quello della politica, i salti mortali che si fanno per poter essere donna e mamma sono incredibili.
Però la europarlamentare fa dei piccoli errori e parla di riformare la legge degli asili nido dando la possibilità di fare i nidi aziendali. In realtà questa possibilità c’è già da quando Roberto Maroni era a capo del ministero del Welfare.
Quella sugli asili nido è una buon legge che ha permesso la nascita di moltissimi micronidi, nidi aziendali e nidi familiari, con una grande percentuale di crescita di posti nido.
Il problema dei costi dei nidi aziendali è stato risolto benissimo permettendo ai comuni di essere alla pari delle aziende ( in quanto datori di lavoro) nel costituire nidi aziendali in convenzione.
Mentre per un’azienda sarebbe, specie ora, molto costoso gestire un nido aziendale, un comune può farsi promotore della costruzione e gestione di un nido in convenzione con le aziende che se ne riservano un certo numero di posti che poi possono distribuire ai dipendenti come benefit o come servizio, scaricandone i costi dalle tasse in modo conveniente. Una ottima idea per coniugare dei difficili aspetti del problema dei nidi aziendali, specie per le piccole e medie imprese: i costi di gestione e il numero spesso esiguo e altalenante di bambini presenti e di dipendenti con bambini in età da nido.
Però questa questione è stata affrontata dagli Orsetti padani nel 2001 e difatti in via Bellerio, a Milano, nella sede centrale della Lega nord c’è da anni il piccolo nido aziendale degli Orsetti padani, perché anche la lega nord ha dei dipendenti. Il nido degli Orsetti padani è aperto ai bambini del quartiere cui la Lega Nord offre un servizio. Il nostro nido fu il primo, ma dette l'esempio.
Quindi, carissima Licia, ti ringraziamo per aver sottolineato il problema , ma lo si è già risolto. Semmai, ciò che ci serve ora, è il poter avere altri fondi per costruire altre realtà simili al nido degli Orsetti Padani e in questo caso ti saremmo grati se riesci a girare sulla Padania un po’ di finanziamenti europei destinati a far crescere gli asili nido, visto che sei così sensibile al problema.
Sono troppo spudorata nel chiedere soldi in questo modo? Eh forse si, ma senza finanziamenti difficilmente sarà possibile costruire dei servizi che hanno dei costi alti e che vivono sui passivi delle amministrazioni (poi vi spiegherò cosa sono), a meno di non tenere le rette che devono pagare i genitori altamente al di sopra della convenienza economica di mandare un bambino al nido.
Se una donna, per poter lavorare, deve versare tutto il suo stipendio all’asilo nido, difficilmente riuscirà ad evitare di stare a casa dal lavoro.
Carina anche l’idea di portare l’assenza dal lavoro post parto a 18 mesi del bambino, eliminando l’obbligatorietà di stare a casa nei mesi prima. In realtà però questa obbligatorietà riguarda un piccolissimo numero di donne: quelle con posto fisso e dipendenti di strutture abbastanza grandi o pubbliche. Per le altre è una scelta. Per le libere professioniste il diritto non esiste nemmeno..
E quei 18 mesi chi li pagherebbe? L’inps? Lo farà per tutte le donne? Allora ci sta bene. Però anche in questo caso avremo bisogno dei famigerati finanziamenti, perché al momento l'INPS fa fatica persino a pagare le casse integrazioni…
E’ così Licia, non vorrei dirtelo, ma forse stai troppo a Bruxel e conosci poco la realtà del paese che rappresenti. Se trovi il tempo rimedia ( e trova il modo di mandare finanziamenti per asili e madri).
Ciao nèh.
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