lunedì 25 ottobre 2010

Andare al cinema con i bambini: Harry Potter o le Cronache di Narnia?

“Le cronache di Narnia: il viaggio del veliero” e “Harry Potter e i doni della morte (prima parte)” sono i due film indicati per i bambini e i ragazzi che saranno proposti fra poche settimane al cinema e che in breve tempo saranno nelle videoteche, pronti per essere visti a casa, alla televisione. Sono due bellissime saghe fantasy, secondo me, ma per ognuno dei due film vorrei dire alcune cose importanti. Ai libri di Harry Potter, e poi anche ai film tratti dai sette romanzi, dobbiamo la riscoperta di una vera letteratura per l’infanzia che, prima dell’arrivo dei libri di J.K. Rowling era quasi sparita, e non aveva più prodotto dei best seller da molti anni. Harry Potter ha avuto anche il grande merito di aprire la strada alla riscoperta delle simbologie tardo-celtiche delle terre germaniche dimostrando che la Rowling ha un sanissimo bagaglio culturale, anche un po’ pagano nelle forme e sa trasmetterlo attualizzandolo con molta arte. Calici, calderoni, piante ed esseri misteriosi non sono usciti esclusivamente dalla sua fantasia ma hanno i caratteri delle fole del passato. Non dobbiamo però dimenticare che i romanzi di Harry Potter sono scritti accompagnando anno dopo anno la crescita dei bambini non solo nelle avventure di Harry ma anche nello stile di scrittura e nei particolari. Se Harry Potter e la camera dei segreti può essere letto da bambini che frequentano le scuole elementari, ognuno dei romanzi seguenti della saga è adatto ad una età diversa dei bambini. “Harry Potter e i doni della morte” parla già a dei ragazzi che sono sul finire dell’adolescenza. La stessa cosa accade per i film e bisognerà tenerne conto quando si porteranno i bimbi al cinema. Se i bimbi sono ancora piccoli è meglio iniziare a vedere insieme a loro “la camera dei segreti” piuttosto che farli partite con l’ultima puntata
Un discorso diverso va invece fatto sulle Cronache di Narnia perché si tratta di sette romanzi scritte per i bambini da Clives. S. Lewis negli anni ’50, e in cui i personaggi crescono solo nel mondo fantastico. Le storie contengono dei riferimenti di origine cristiana, mischiate alla mitologia greca e alle leggende irlandesi, Un anno in Inghilterra corrisponde infatti a 1300 anni nel paese di Narnia e questa dilatazione del tempo permette ai protagonisti di vivere delle lunghe avventure, crescendo e regnando come re e regine, senza che possano misurare davvero il tempo dell’allontanamento dai proprio affetti reali. Quest’anno saranno solo Edmund e Lucy saranno più vecchi di un anno rispetto al tempo della prima avventura vissute con il re Caspian X, ma ancora abbastanza bambini per poter tornare a Narnia, dove vivranno la favola che ricomincia anche ad ogni film. E meglio, comunque ricordarsi che non è raro che un bambino di sei o sette anni possa essere comunque spaventato dall’atmosfera un po’ esaltante che si crea quando si guarda un film al cinema, anche se a casa è abituato a vedere film con scene di azione , soprattutto perché “le cronache di Narnia, il viaggio del veliero” è in 3D, e valutare bene se può vivere questa esperienza come un momento esaltante e divertente.
I trailer di “le cronache di Narnia” e “di Harry Potter e i doni della morte”.

Le cronache di Narnia: il viaggio del veliero

Harry Potter e i doni della Morte

1 commento:

  1. Il mio bimbo è ancora piccolo (ha 5 anni) e ancora non può comprendere appieno Harry Potter, quindi propendo più per le Cronache di Narnia, che peraltro ha già visto !!!

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