mercoledì 13 ottobre 2010

Adro: la questione educativa sollevata dalla rimozione dei Soli delle Alpi

Prima di affrontare la questione tecnica amministrativa sulla scuola di Adro, voglio riflettere su una questione educativa della scuola relativa del consiglio d’istituto e del direttore didattico di Adro. Abbiamo una comunità che per circa due anni ha elaborato il progetto della scuola e cui i soli delle Alpi piacciono. Nessuno può negare che tutto il paese di Adro è dalla parte del sindaco e del consiglio comunale, anche perché come spiegherò poi, il progetto della scuola è stato discusso per parecchio tempo. In più il sole delle Alpi è un simbolo comunissimo nella zona di Adro, che non da e non ha mai dato problemi di tipo politico. È il sole delle Alpi, o rosa camuna, o sole celtico, usato da sempre. Il fatto che sia stato utilizzato anche come bandiera della Padania ha reso simpatica la Padania, ma non è un simbolo esterno alla tradizione popolare.
Una comunità, quindi, che si riconosce nel sole delle Alpi e che manda i suoi bambini in una scuola costruita dal comune, dove ci sono i soli delle Alpi che non danno fastidio a nessuno.
Questi bambini, cresciuti con il sole delle Alpi inciso sulle culle di legno, sui giocattoli, sui bastoni da utilizzare per salire in montagna, sull’architravi della porta della casa della nonna si sono ritrovati con un direttore didattico che li rimuove dalla loro scuola, come se fossero una cosa sporca.
Questo direttore didattico, e il consiglio di istituto che, si dice, lo ha appoggiato hanno commesso, oltre al danneggiamento del patrimonio comunale, un danno educativo nei confronti dei bambini.
Il direttore didattico di Adro e il consiglio d’istituto si sono arrogati il diritto di porsi contro i valori della comunità, dei genitori e i bambini in un atteggiamento altamente contrappositivo rispetto alla comunità di Adro cui non appartengono (altrimenti avrebbero capito cosa significa il Sole delle Alpi e lo avrebbero lasciato in pace).
Un altro danno educativo di questo direttore didattico riguarda l’ambito dell’educazione civica e il rispetto delle regole. Quando si vuole fare gli educatori, bisogna essere onesti con sé stessi e con gli alunni cui si vuol comunicare qualcosa.
Questo direttore ha comunicato che, nonostante le regole dicessero che la scuola di Adro appartiene al comune, lui ha potuto portare via, nascondere, togliere oggetti del patrimonio della comunità perché a lui non piacevano. Come potrà spiegare ai bambini che non possono fare altrettanto se si portano a casa cartelli stradali, sedie, lampioni o se li rimuovo o li danneggiano?
Vi sembra una cosa da poco? Eppure il messaggio che è passato è che un dipendente statale può andare contro la volontà e i valori di un’intera comunità.
Fa bene il sindaco Lancini a dare quella lezione di educazione civica che il direttore e il consiglio di istituto hanno voluto sfidare. I simboli saranno rimessi e chi ha procurato i danni dovrà risarcirli.
In questo modo i bambini potranno vedere che la legge e le regole valgono per tutti e ne trarranno una buona dimostrazione di educazione civica.
Però è chiaro che il direttore didattico di Adro non potrà rimanere in quell’istituto, perché le sue scelte sono state contro la comunità di Adro che non può più avere fiducia nelle sue scelte di politica didattica.

Fonte foto: informa collegno blogspot

12 commenti:

  1. Il Sole delle Alpi è un simbolo dalla storia millenaria, e questo è assodato. Ma non Le viene il sospetto che un sindaco leghista abbia usato il simbolo (peraltro regolarmente registrato come stemma della Lega Nord) per fini propagandistici?
    Cordialmente, La saluto.

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  2. Inizio con il dirle che fa un errore di fondo. Il sole delle alpi non è un simbolo registrato. Credo che, come molti altri simboli di uso comune, non sia irregistrabile.
    Non penso affatto che abbia avuto fini propagandistici per una serie di motivi:
    il primo è la strada che devono compiere i progetti per la costruzione di opere pubbliche Un altro è che non è certamente stato il sindaco Lancini ad iniziare, ma semmai sono stati a sinistra che sono partiti in quarta, nella ricerca spasmodica di un motivo per creare una frattura nel governo.
    un altro motivo è che Lancini non fa propaganda a sè e nemmeno alla lega nord, solo gli piace il sole delle alpi come piace a molti sui concittadini.

    Questa serie di attacchi ha prodotto solo di rendere palese a tutti cosa sia davvero la scuola statale che prima butta sulle comunità tutte le spese per il sostentamento e la costruzione delle scuole, poi vuole anche comandare e portarle via. Non sono cose accettabili, democraticamente.

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  3. Salve vorrei rispondere a questo post e più precisamente alle tante inesattezze.

    1) Nel 1999, la Editoriale Nord S.c.a.r.l., proprietaria del quotidiano La Padania, ottiene la registrazione all’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi della descrizione verbale del logo. Nel 2001 viene registrato, sempre dalla stessa società, il “marchio figurativo”, cioè il simbolo vero e proprio.

    Quindi il sole delle alpi è registrato ed è un marchio di un partito politico.

    2) In una comunità civile si è consapevoli che bisogna rispettare le diversà (principio costituzionale, condiviso in tutto il mondo, e presente in tutte le costituzioni dei paesi civili, non è un concetto giuridico che si è inventata la Costituente per chissà quale scopo, sia chiaro), inoltre si è consapevoli che il territorio non è di proprietà di nessuno ma viene semplicemente gestito da chi di volta in volta ne è l'addetto e dai componenti la comunità, che contiene e può sempre contere individui diversi culturalmente proprio perchè leggi italiane ed europee sanciscono il principio di libera circolazione sul territorio quindi si può sempre trovare un diverso in una comunità. E quindi è vero che un bambino può essere cresciuto con un simbolo di una cultura da piccolo ma è pur vero che in quella stessa comunità ci può essere chi vuole mantere le proprie radici diverse e non vedo sinceramente che male c'è.

    Detto questo, gli edifici pubblici, in questo caso la scuola, devono svolgere il proprio ruolo in modo imparziale per rispetto nei confronti di tutti, perchè se vi sono diversi nella comunità, anch'essi hanno diritto a coltivare la propria cultura. E tutto questo si scontra terribilmente con un "marchio registrato" da un partito politico.

    Tutto questo secondo me, ha una sola e vera motivazione, ultimamente si concepisce l'amministrazione e la guida di una comunità (dalla più piccola, il comune, al più grande, lo Stato) come proprietà del vincitore e quindi come predominanza di un partito su di un altro. Non è così, qualunque partito vinca, l'amministrazione deve essere IMPARZIALE, fare gli interessi di tutti, proprio perchè "l'eletto non rappresenta gli elettori, ma l'intera comunità", oltre il rispetto delle leggi, ma questo è un altro argomento.

    Ma secondo voi, onestamente, in Germania o in Austria, paesi a cui voi dite di appartenere, avrebbero permesso una cosa simile? E ripeto ulteriormente, anche se il sole delle alpi non fosse registrato, è usato da un partito politico, e per rispetto di coloro i quali fanno parte di una comunità ma non sono di quel partito non dovrebbe essere apposto su edifici pubblici, i quali, ripeto, devono essere SEMPRE, IMPARZIALI.

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  4. 1) non è vero. Non è il simbolo del sole delle alpi ad essere stato registrato, ma il marchio figurativo della testata giornalistica "il sole delle alpi" che era un settimanale, poi divenuto mensile, che aveva nella intestazione il simbolo del sole delle alpi verde.

    quindi il sole delle alpi, che puoi trovare dappertutto non è un simbolo della lega nord, è semmai un simbolo identitario inserito nella bandiera della Padania.

    definirlo simbolo della lega nord sarebbe come decidere che tutte le strisce di questo mondo rappresentano il PDL solo perchè la bandiera italiana ha tre strisce e la banidera italiana è nel simbolo del PDL.
    E' assurdo,no?

    2)i bambini hanno diritto di vivere nei valori della loro comunità e della loro cultura. questo è un principio recepito dalla carta dei dirittidel fanciullo e dalla costituzione italiana che mette i genitori come primi ( principali) educatori dei figli.

    3) credo debba leggere la costituzione italiana prima di parlarne perchè da quello che ha scritto ho il dubbio che ne abbia letta un'altra.
    4) il territorio appartiene a qualcuno. appartiene alla comunità intesa come COMUNE, che ogni 5 anni vota e sceglie gli amministratori che preferisce.
    dato che gli elettori hanno sempre ragione e hanno scelto il sindaco Lancini e la sua maggioranza, vuol dire che a loro sta bene così.
    Da quello che mi dicono di Adro tutti sono dalla parte dell'amministrazione perchè tutti si sono resi conto che non è certo un sole delle Alpi all'interno di una O nel nome del comune che può dare problemi educativi ai bambini.
    Invece il problema educativo lo da un'insengnante o un direttore didattico che deturpa un bene comunale, con lo stesso spregio che è utilizzato da un qualsiasi teppista.

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  5. ho voluto scrivere due risposte per farle notare una cosa.
    L'imparzialità a cui lei fa riferimento dovrebbe averle fato notare che la bandiera d'italia è inserita nel simbolo del PD e del PDL nonchè in tutta un'altra serie di partiti politici e viene esposta ovunque negli uffici pubblici.
    Il ritratto di napolitano che è ampamente conosciuto come uomo politico di partito è appesa in tutti gli edifici pubblici come presidente della repubblica italiana.
    Se ci fosse un principio di parzialità espresso nei termini in cui l'ha espressa lei dagli edifici pubblici dovrebbe SPARIRE sia il ritrato di Napolitano SIA QUALUNQUE RIFERIMENTO AL TRICOLORE ITALIANO in quanto inserito in simboli di partito e quindi SIMBOLO DI PARZIALITA'.

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  6. Ho risposto per un confronto non per percepire l'evidenza in modo diverso giocando sulle sfaccettature.

    Ha ragione, si batta per le proprie tesi se pensa che siano corrette. Le do solo un consiglio: si confronti con un vero giurista degno di questo nome e approfondisca un pò di più, perchè da studente di giurisprudenza le dico che è totalmente inesatto quello che dice.

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  7. Beh, se è uno studente dovrebbe allora fare una cosa: prendere in mano un bilancio comunale e cominciare a guardare tutte le voci e le leggi che lo riguardano. La toeria insegnata a scuola è una bella cosa, peccato che poi la realtà sia completamente differente. Glielo dico da esperta in amministrazione pubblica.

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  8. Io prendo in mano un bilancio comunale, lei è disposta a prendere in mano un libro di diritto costituzionale?

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  9. Ne ho già sostenuto qualche esame universitario una ventina di anni fa in una famosa università privata milanese.
    diritto costituzionale, storia delle costituzioni, diritto pubblico, diritto amministrativo.... e poi tanta pratica. Dici che bastano?

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  10. Si bastano, è solo necessaria una bella spolverata seguita da approfondimenti e confronti, critici e costruttivi. Auguro ad entrambi buono studio. Distinti saluti.

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  11. 10 anni di attività politica e amministrativa ancora in corso e partecipazione a decine di convegni e di consulte di studio, vanno bene come rispolverata?

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  12. Con rispetto per la sua attività, e con il più sincero augurio per il proseguimento della stessa esprimo qualche perplessità, se mi permette. Le stesse nascono dalla sua risposta al mio precedente post. Un augurio e sappia che ho apprezzato il confronto civile e costruttivo.

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