martedì 12 ottobre 2010

La questione di Adro: il consiglio di Istituto. Ecco qual è il motivo per cui è importante che i genitori padani si facciano eleggere nei consigli d’istituto delle scuole dei loro figli.

Oggi è arrivata la notizia che il consiglio di istituto dell’istituto Gianfranco Miglio di Adro ha deliberato (non sappiamo con quale maggioranza) di togliere i Soli delle Alpi dalla scuola di Adro. La storia la conosciamo. Il consiglio comunale ha costruito una nuova scuola all’avanguardia per progettazione e per attrezzatura, un miracolo di buona amministrazione, risultato di un piano che ha avuto almeno due anni di passaggi e approvazioni in consiglio comunale, intervallati da mesi in cui era possibile visionare il progetto e fare osservazioni. La complessità di un progetto e di come è stato portato avanti è chiaro a chiunque abbia mai amministrato un comune, ma può non esserlo per gli altri per cui, dopo questo post, ne scriverò uno per spiegare a fondo come l’amministrazione leghista di Adro ha fatto e tutti i passaggi che ha fatto.

Ora però parliamo di questo consiglio di Istituto. Com’è composto? Come in tutti i consigli di istituto la maggior parte dei componenti sono insegnanti. Nei consigli d’istituto i genitori sono sottorappresentati da sempre. Molte scuole sono istituti omnicomprensivi e in provincia coprono più paesi, ciò significa che nel consiglio di istituto sono elette persone che provengono da più comuni.

Al momento delle elezioni, in consiglio di istituto un certo numero di seggi elettivi sono destinati ai genitori e un altro agli insegnanti, uno o due ai rappresentanti del personale non docente un voto di diritto è del direttore didattico. Spesso capita che degli insegnanti si presentino come candidati anche per i seggi destinati ai genitori in quanto sono genitori anche loro, oppure fanno candidare i loro consorti.

Di solito, nel consiglio d’istituto la casta statale( insegnanti preside e personale non-docente ) fanno da soli la maggioranza dei seggi e dei voti, persino quando si trova un genitore così coraggioso da andare contro il volere degli insegnanti e votare contro un provvedimento proposto dalla “casta statale”.

Il compito del consiglio di Istituto è amministrare i fondi dell’istituto omnicomprensivo, conservare e avere in consegna i beni materiali e gli arredi loro consegnati dal comune, approvare il Piano di offerta formativa elaborato dal collegio docenti, approvare l’adozione dei libri di testo dopo tutti i passaggi approvativi e propositivi. I fondi del consiglio d’istituto derivano da fondi per il POF , fondi per l’autonomia scolastica e i fondi devoluti alla scuola dal comune. Le principali voci di spesa del bilancio di istituto sono: spese per le supplenze, spese per progetti finanziabili , spese per le indennità di funzione degli insegnanti ( cioè gli straordinari, per dirla in breve).

Non c’è assolutamente nessun tipo di compito, fra quelli del consiglio di istituto e del direttore didattico, di giudizio degli arredamenti o del patrimonio consegnato dal comune.

In effetti con questo atto il direttore didattico è andato contro ad un suo compito amministrativo: quello della conservazione dei beni che sono stati affidati al consiglio di istituto.
Fonte: tgcom

8 commenti:

  1. Che brutta figura per quel Consiglio d'Istituto.
    Da insegnante, sono imbarazzato per loro.
    Marco Gilardoni

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  2. La verità è che come al solito, anche in tutte le altre cose, avete militarizzato una scuola dimenticandovi che siete in iTALIA e fino a quando non andrete fuori dai M....I, dovete stare alle regole e leggi della NOSTRA REPUBBLICA, se vi sentite extracomunitari fatevi espellere dal vostro caro ministro e andate fuori dai C.....ni.

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  3. Mi sa che il direttore ha fatto qualcosa di molto grave, anche educativamente. Non ha rispettato le regole e la proprietà.

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  4. Il punto è che in questa vicenda i formalismi (non solo giuridici) non servono. C'é un gravissimo problema etico-costituzionale, ossia che il Sindaco di un Comune, in nome di un ideale indipendentista assolutamente minoritario nel Paese (basta vedere le percentuali della Lega), si permette di stravolgere la simbologia repubblicana e nazionale che deve obbligatoriamente connotare i luoghi dello Stato. Questo è un gesto provocatorio, così come lo fu a suo tempo la "Dichiarazione di Indipendenza" pronunciata da Bossi a Venezia.
    Comprendo e rispetto il malessere del Nord, anche se spesso infarcito da squallidi pregiudizi, ma l'elettorato leghista deve capire che la "Padania" è solo un'espressione geografica, peraltro discussa e discutibile sul piano scientifico.
    La soluzione va dunque ricercata nel quadro dell'unità nazionale, in cui non possono avere spazio pagliacciate come quella della scuola di Adro.
    Non si può poi non notare come, a differenza dei propri elettori e di molti amministratori locali, gli esponenti di primo piano della Lega abbiano ben compreso quanto sia utopica "l'indipendenza della Padania", tanto che, al di là di cicliche sparate di Bossi su milioni di persone in armi (ma chi? ma dove?), mangiano e bevono allegramente a Roma e a Bruxelles. Nel migliore stile dei partiti italiani di sempre.
    In conclusione, piaccia o no, quei Soli delle Alpi ad Adro dovranno tramontare. Spetta ora al Sindaco e a chi lo appoggia decidere se percorrere una soluzione "all'italiana" (volemose bene, nessuna conseguenza) o se continuare nella sua provocazione, aumentando peraltro così il rischio di un disfacimento della maggioranza che sostiene il Governo nazionale, essendo indubbio che, per quanto ipocriti, PDL e finiani non possano continuare a stare in silenzio di fronte a questa vicenda solo per rabbonire l'alleato leghista.

    Un italiano.

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  5. Evviva l'ignoranza sig. "Anonimo" !!!!!
    soprattutto sulla "questione scientifica": ma sta parlando di neuroni o di elettroni e di catodi ?

    Un SECESSIONISTA

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  6. Forse sei tu, anonimo italianista ceh non hai capito. la scuola non appartiene allo stato, è del comune di Adrio, e il direttore didattico ha commesso un abuso rispetto ai suoi compiti.

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  7. da un'anononimo PADANO x l'anonimo italiota, un ripassino vai nell'enciclopedia wikipedia e scrivi: "penisola italica" e leggi, poi inserisci Klemens von Metternich e leggi quello che scrisse il 02 agosto 1847 !!!!!!!!!!!!!!
    e SECESSIONCIAO

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