Si continua a parlare di nascite e di bambini e dopo il caso in cui i medici hanno spinto troppo avanti il rischio e la decisione di ricorrere al taglio cesareo abbiamo invece una equipe che riesce in una impresa quasi impossibile: quella di portare a termine la gravidanza di una mamma in coma irreversibile per una grave forma di tumore al cervello.
Edil aveva 28 anni e il mese scorso era entrata in coma, ma era anche incinta di sei mesi. Da qui la decisione dei medici di non lasciare morire la donna, per dare alla bimba la possibilità di sopravvivere. Ci sono riusciti. Ieri Edil è entrata nella 28esima settimana di gestazione e oggi i medici hanno deciso che la piccola aveva più possibilità di crescere al di fuori del pancione materno piuttosto che all’interno e, con un taglio cesareo, l’hanno fatta nascere. Alla piccola è stato dato il nome della mamma, Edil, per ricordare il grande sacrificio che ha fatto pur di far nascere la sua piccola. Per ottenere un simile risultato il compito dei medici è stato davvero gravoso. Oltre ai rischi normali che si corrono durante la gravidanza ci sono stati tutti i rischi e i problemi che arrivano dal progredire del tumore al cervello del mantenere artificialmente per più di un mese le funzioni vitali di un corpo che non risponde più a nulla.
Non è che si vuol dire che sono diversi gli ospedali e diversi i luoghi, ma la cosa importante è che la buona amministrazione di un ospedale permette ai medici di fare miracoli, ma come si diceva nell’altro post, l’amministrazione non deve entrare nelle decisioni dei medici, neppure nelle loro amministrazione personale.
Fonte: ansa.it /Foto: ansa.it
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