martedì 10 agosto 2010

Il primo approccio con la politica


La politica per me non era il male, ma i politici erano degli esseri lontani dalla gente che non capivano nulla e che non servivano a nulla. Solo della gente costosa e odiosa. Questo era il mio inappellabile giudizio di diciottenne. "tanto, pensavo, le cose vanno meglio quando il governo non c’è di quando c’è". In effetti, in qquegli anni c’erano governi che duravano quindici giorni intervallati da lunghe crisi di governo in cui, per l’appunto, nessuno faceva nulla e le cose funzionavano meglio di quando il govero c’era.
Non posso dire di essere stata di sinistra o di destra, ma ero un pochino ciellina.
Si, frequentavo Comunione e Liberazione, l’oratorio e iniziavo a occuparmi di politica sociale.
Il rapporto con CL si fermò il giorno della prima candidatura di Formigoni alle elezioni politiche.
Non approvavo che un esponente di un gruppo religioso si candidasse alle elezioni sfruttando il voto giovanile di chi lo aveva seguito?
No, niente di così profondo.
Semplicemente, c'era la Milano da bere, c’era Craxi che faceva una pubblicità seduto sulle casse dei supermercati, tutto sfavillante, pieno di slogan con le rime, tra cene e feste, (le odierne caste, al confronto con i politici di allora, sembrano dei bimbi innocenti) mentre intorno a me c’era un disastro di poveri e di crisi.
Il gruppo di sostegno di Formigoni del mio paese decise di appendere uno striscione con uno slogan proprio stupido. Diceva, me lo ricordo ancora: “se sei un tipo aperto, vota per Roberto, se porti i pantaloni vota Formigoni”.
Mi incavolai, e per dispetto decisi di votare per il candidato che avesse speso meno per la campagna elettorale.
Scelsi un tipo, un certo La Capra, mai visto ne conosciuto, del psdi ( non sapevo nemmeno che partito fosse e cosa volesse), che faceva mini spot alla mattina alle sei in una radio locale.
Se non era quello che aveva speso meno sicuramente era fra i 10 più parsimoniosi.
Non fu eletto, per fortuna, perché qualche anno dopo fu infilato nell’indagine sul suicidio di un carabiniere oberato di debiti con degli strozzini.
Meno male che ora, dopo anni, c'è l'obbligo di dichiarare quanto di spende per le elezioni sia in preventivo che in rendiconto, e c'è anche un tetto di spesa massimo.


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