martedì 17 agosto 2010

Dove sono finiti spiderman superman e gli altri supereroi della tv?

Spiderman, Superman, tartarughe ninja,sono un po' spariti per lasciare il posto a qualcosa di più moderno come Ben Ten, vari tipi di robot corredati da figurine, da carte, da gadget di ogni tipo e tu ti chiedi che fine hanno fatto Lulu dei fiori e candy candy, dimenticando magari che da bambina eri assolutamente indifferente a candy candy e trovavi Batman un bel po' eccessivo con tutti quegli aggeggi.
Però, adesso che convivi con mostri e armi supersoniche,  ne senti un po’ la mancanza. Sono i cartoni animati della tv. Ogni mamma, almeno una volta nella carriera, ha avuto la tentazione di prendere la televisione e buttarla dalla finestra; ognuna si è domandata se tutta quella violenza in tv, che si trasferisce poi nei giochi dei bambini, alla fine non faccia male. Ognuna ha questi dubbi. I papà invece capiscono meglio, perché i loro eroi erano quasi uguali a quelli di oggi e con cui gioca il loro bambino. Navi volanti, missili roteanti, pugni di acciaio, avventure, uomini volanti e batmobili…per loro più o meno sono gli stessi.
Ora, però, ci si sono messi gli psicologi americani che, durante la riunione annuale della loro Associazione (APA), hanno dato corpo alle inquietudini di noi mamme. Uno studio su 647 bambini maschietti tra i 4 e i 14 anni comparato con delle interviste ai commercianti a proposito delle mode più in voga fra i ragazzini, avrebbe dimostrato che i supereroi di oggi sono particolarmente bulli e sarcastici, trattano male le donne, tendono a prevaricare e influiscono negativamente sui bambini, al punto che, sempre per gli psicologi americani, ai bambini rimangono solo due alternative: o diventare bulli come i nuovi super eroi aggressivi, machi e violenti, oppure rimanere passivi, sfuggendo alle responsabilità prima della scuola e poi della società.
Non vorrei tirare su un bambino in America oggi, con queste prospettive.
In ogni caso, prima che una cosa tremenda come quella descritta dagli psicologi americani capiti anche qui da noi in Padania, direi che val la pena comportarsi come ci si comporta con le cattive amicizie. Vietare del tutto è pericoloso, perché istiga alla ribellione. Però,  magari si possono organizzare delle attività alternative, uscire a fare delle passeggiate, cercare degli amici, delle relazioni sociali meno televisive, ritardare il più possibile l'incontro e la frequentazione con certi supereroi televisivi. Credo che queste siao le soluzioni migliori.
Nelle giornate di pioggia si può guardare un bel CD, un film scelto con cura da mamma e papà, che magari lo hanno visto prima con calma da soli. Quel genere di film che si rivede volentieri centinaia e centinaia di volte consecutive fino a che la notte gli adulti di casa non hanno incubi (come succedeva a me) su invasioni di cuccioli di dalmata, è la cosa più sicura per i bambini .
Poi, se i nostri maschiacci vogliono giocare con mostri più o meno volanti, robot, dinosauri vestirsi da gorilla a carnevale, e altre cose così, facciano pure. Dategli in mano il loro giocattolo e ci facciano quello che vogliono, ma deve essere quello che vogliono loro, non quello che gli suggerisce un finto amico bullo dallo schermo tv.

10 commenti:

  1. Premettendo che fai un po' pastone, perche' il Dossier degli Psicologi Americani e' basato sui personaggi dei Comics (per Intenderci XMan,Capitan America,Uomo ragno ecc.ecc.) e non sui cartoni animati (son due cose assai diverse), ti posso dare ragione sulle preoccuazioni di fondo. Doveroso il tuo invito a passare piu' tempo con i figli, aggiungo anche che non e' che tutti i fumetti od i cartoni abbiano lo stesso target.. cioe' i bambini. Ce ne sono per bambini, per ragazzi e per adolescenti. Sta ai genitori identificare cosa esattamente leggono/guardano i loro figli.
    Ciao.

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  2. E' vero, solo che la tv non distingue ed i bambini non leggono i Fumetti.
    con la tv la questione è diversa: ill cartone animato di moda adesso fra i più piccoli è proprio l'uomo ragno (spiderman) Quelli che in America sono i comics per adolescenti qui sono passati proprio come cartoni animati da orario da bambino, o meglio, c'è ancora il concetto che il cartone animato è sempre fatto per i bambini e così bollini e orari sono indifferenziati.
    Gli unici che non funzionano troppo sono Xman e Capitan america.
    Per tutto questo inverno i bimbi che conosco mi hanno subbissata con storie di Spiderman, però ho notato che sui nostri bambini non hanno, e spero che non abbiano mai, l'effetto di cui parlano gli spicologi americani.

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  3. Senza intenti bellicosi, almeno questa volta (navigo spesso sulle pagine di rpl e simili) vorrei porle una domanda riguardo un genere di fumetti e cartoni animati giapponesi. Spero di non andare off-topic ("fuori argomento")

    I manga giapponesi sono divisi in tante categorie, ognuna di esse risponde a caratteristiche diverse in base al pubblico cui si rivolgono ("shojo" per le ragazze, "shounen" per i ragazzi - Naruto, Dragon Ball, Pokemon rientrano in questo genere); ad ogni modo, Wikipedia può essere utile per capire meglio di cosa sto parlando.
    In particolare, in Italia (Padania compresa) spopola tra le ragazze/ine un genere particolare, lo Yaoi, che tratta relazioni amorose tra giovani uomini omosessuali*.
    Questi manga comprendono a loro volta tre categorie: verde, arancio, rossa**.

    Conosco la posizione della Lega riguardo i matrimoni gay ed il modello ideale di "famiglia", invece mi è poco chiaro come essa si pone nei confronti dell'omosessualità in generale e soprattutto nella sua manifestazione, in questo caso nei fumetti e nei cartoni animati.
    E mi chiedo: considerazioni su questo genere di letture? Possono essere considerate pericolose per la società? Sono immorali?

    Grazie mille. Spero di non rilasciare il commento con l'anonimato, è la prima volta che scrivo su blogspot e sto commentando come account Google.
    P.S. Ovviamente sono forme di intrattenimento rivolte ad un pubblico adulto, non ai bambini.


    *(http://it.wikipedia.org/wiki/Yaoi)
    **Verde ("parental guidance ovvero guida dei genitori e adatto a quasi tutti. Si tratta di storie in cui la trama è dettagliata ma comunque leggera e piacevole. Può avere risvolti tristi e commoventi, ma solitamente si ha un lieto fine. La fascia di età consigliata è quella dagli 11 anni in su con la presenza di un genitore")
    **Arancio("contenuti: consigliata la lettura a ragazzi dai 13-15 anni in su ma sempre con la presenza di un genitori. Sono presenti baci ed effusioni tra i personaggi, ma in modo lieve. Le scene non sono esplicite, a volte vengono addirittura lasciate all'immaginazione. La trama e il linguaggio sono più maturi")
    **Rossa("lettura adatta solo ai maggiorenni. Il tipo di tematiche che affrontano queste doujinshi sono di violenza, sesso o altri temi forti, trattate in maniera esplicita con dovizia di particolare. In alcune sono anche presenti scene di sesso non consensuale")

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  4. Beh guarda, ho fatto una cosa molto semplice: ho chiesto a mia figlia, che studia cultura giapponese, di dirmi cosa ne pensa.
    E' stata molto chiara: mi ha detto che bisogna capire la cultura giapponese e che i giapponesi amano così tanto la precisione che fanno arte persino quando disegnano pornazzi e che nel concetto di letteratura giapponese, il manga ha una posizione più importante di quella dei libri.

    Ovviamente gli Yaoi non sono fumetti adatti alle ragazzine, nemmeno quelle giapponesi.
    Sempre mia figlia dice che probabilmente le ragazzine leggono gli Shounenai più leggeri, credendo che si tratti di Yaoi perché nemmeno in Giappone è permesso accedere ai download e ai manga se non si è maggiorenni.

    Considerando questa trasposizione di cultura si può dire che i colori dei manga potrebbero corrispondere ai vari colori degli Harmony e che i reali destinatari delle storie omosessuali ( più o meno pesanti) degli Yaoi sono gli omosessuali per i quali svolgono la stessa funzione che in italia è svolta da riviste come le Ore, Playboy e da quelle riviste che si trovano nelle parti riservate delle edicole.

    Dico solo questo: lasceresti in mano un pornazzo per omosessuali ad una ragazzina o ad un ragazzino? Il giudizio è abbastanza logico, no?
    io non lascerei leggere nemmeno gli Harmony senza un dovuto controllo.

    Non è una questione di moralità o immoralità, ma una semplice questione di strutturazione della personalità. Fino che non sono adulti e sicuri di sè i ragazzi vanno seguiti anche nelle letture ceh fanno. Non per nascondere loro qualcosa della vita, ma per evitare che abbiano una visione del sesso utilitaristica, come quella suggerita dai porno, vuoi anche giapponesi e disegnati come forme d'arte.

    in ogni caso: mai lasciare da soli i bambini o i ragazzi davanti al computer e mai dargli una carta di credito da usare con il computer senza controllo.

    a proposito di Naruto e dragon ball, ma anche di sailor moon: si tratta di cartoni animati trasmessi dalla nostra tv dopo essere stati talmente manomessi nei dialoghi e tagliati nelle scene, da essere resi innocui, ma la versione originale non è esattamente per bambini.

    Quanto alla posizione della lega nord sull'omosessualità c'è poco da dire se non che ognuno fa quello che vuole, nella sua camera da letto, ma dovrebbe avere il buon senso di non obbligare gli altri a subire degli spettacoli che imbarazzano.
    Se è accettabile che due fidanzatini si bacino per strada non mi pare che andando in giro si vedano normalmente coppie etero in abiti succinti che si scambiano effusioni in pubblico. Si chiederebbe ai gay di avere la stessa delicatezza ed educazione degli etero. Non lo trovi normale?

    Fra i manga ce ne uno tremendo che è stato un mio incubo: "Death Note". Terrificante. racconta la storia di un ragazzino che uccide la gente solo scrivendone il nome su un diario e decide anche come farla morire, divertendosi parecchio ad inventare le morti più terrificanti.

    Se nelle prossime generazioni aumenteranno i serial killer sappiamo chi ringraziare.

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  5. La ringrazio molto per la risposta.
    Inutile dire che non lascerei mai leggere un porno o uno yaoi a una bambina, però non mi preoccuperei se avesse più di 15/16 anni. Eccezion fatta per la categoria rossa; vi sono pochi manga di ottima fattura, tutto il resto è allo stesso livello di un porno.

    "Death Note" è molto famoso in Italia, perchè è stato doppiato in italiano e poi trasmesso su MTV subendo diverse censure, sia nei dialoghi, sia nelle sequenze. E' uno dei miei anime preferiti :) Al protagonista si oppongono diverse figure, tutte brillanti e intelligenti, con un forte senso della giustizia e della legalità. E' bello perchè offre due visioni diverse del mondo, e della giustizia; ha anche un lato "dark" che può essere più o meno tollerabile, è personale. Una madre normale, giustamente, avrebbe qualche perplessità.
    Sua figlia sicuramente lo conosce, è molto probabile che il suo personaggio preferito sia Ryuzaki (o almeno, io lo adoro).

    In ultimo: io sono molto attiva sul fronte omosessuale, sono favorevole ai matrimoni, indecisa sulle adozioni (devo trovare qualche conferma) e partecipo ogni anno al gay pride che si tiene a luglio nella mia città. Tuttavia penso che proprio per i Pride ci sia bisogno di una svolta...Se, infatti, potevano avere un senso negli anni '70, penso che adesso dovrebbero cambiare modalità altrimenti risultano del tutto inutili. L'immagine che i Pride offrono dell'omosessualità è di una moda invadente ed esibizionistica, ma le garantisco che la realtà è completamente diversa. Però è dura convincere le associazioni gay che i tempi sono cambiati e servono idee nuove...
    Detto questo, ancora grazie.

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  6. Come associazione orsetti padani, qualche tempo fa abbiamo cercato di avere una posizione comune non tanto sull'omosessualità, ma piuttosto sul modo dei genitori di affontarla. Discutendo e riflettendo, ponendoci delle domande, cercando degli esperti e dei pedagogi che potessero chiarirci alcuni passaggi, siamo alla fine arrivati a delle conclusioni che sono anche abbastanza ovvie e di buon senso.

    Suppongo che il suo intervento sia dettato dalla curiosità di sapere cosa ne pensiamo della omosessualità, giusto?

    Senza dare nessun giudizio morale, di nessun tipo, abbiamo deciso che i nostri bambini sono i nostri bambini, amati fino all'impossibile sia che diventino omosessuali o siano eterosessuali, handicappati o sani come pesci, belli o brutti.

    Quello che vogliamo per loro è una vita felice, che ci renda orgogliosi di averli messi al mondo.

    Sappiamo benissimo che l'omosessualità non è una condizione che aiuta la felicità, e la serenità e ci siamo chiesti cosa la provocasse, perché improvvisamente pare che il numero di omosessuali sia cresciuto, che cosa porta un adolescente a diventare omosessuale quando non ci aveva dato nessun sentore di esserlo da piccolo.

    Abbiamo quindi, come gruppo di genitori, cercato chi ci aiutasse a capire e interpellato alcuni pedagogi, medici, psicologi e psichiatri. Sappiamo benissimo che l'omosessualità non è una malattia nè vorremo che fosse considerata tale.

    Però abbiamo scoperto che esiste un disturbo psicologico infantile che, se non corretto e curato, porta spessissimo alla omosessualità adulta. Ci hanno spiegato che quello che da piccoli può essere considerata una "malattia" da curare, porta nel tempo, da adulti, ad una "condizione", un "adattamento", che non può però essere considerato malattia o mancanza.
    Si tratta del "disturbo di genere" che può essere causato da moltissimi e dai più vari errori educativi, o anche da nessun errore educativo, ma nel non aver saputo riconoscere alcuni segnali ed non essere intervenuti facendosi magari aiutare.

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  7. sono ilariamaria, ma in questo momento loggata come orsetti padani :)
    continuo il messaggio:

    Ovviamente questa descrizione della nascita della omosessualità ci ha messo sul chi vive, perchè è abbastanza ovvio che in questo caso la responsabilità cade su noi genitori.

    I genitori non sono mai perfetti, qualcosa ci scappa sempre; il nostro lavoro è, però, cercare di farci scappare meno cose possibile ed è davvero una cosa difficile. Non ci aiuta quasi mai nessuno.

    Ci hanno però spiegato che la casistica è piuttosto ampia e che ogni caso fa a sè. Un "disturbo di genere" corretto sin da piccoli, con le parole, e con la guida dolce verso la normalità, porta alla soluzione del problema prima che il bambino si faccia delle domande o abbia dei ricordi. Più si va avanti più il disturbo si assoda. Si tentano, alle volte, su volontà della persona, dei tentativi di conversione di adulti dalla omosessualità alla eterosessualità. Molto spesso, specie nei casi più di confusione sessuale e meno conclamati, funziona. Altre volte no.

    Come genitori ci siamo detti che quando ci accorgiamo di aver fatto un errore, proprio per il bene che vogliamo a nostro figlio, cerchiamo di correggerlo.
    Questo ci può portare ad essere molto esasperanti, sia nel caso dell'omosessualità sia in altri casi.
    Cos'altro si può dire, come genitori? A parte che ovviamente non è "carino" che delle ragazzine di 15 o 16 anni leggano playboy anche se in versione giapponese?

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  8. Se anche quelle ragazzine fossero sulla strada di diventare omosessuali, non sarebbe educativamente una bella cosa. E' facile arrivare a questo concetto, giusto? a meno che si voglia sostenere che un omosessuale non deve avere una moralità e non sapere ciò che è bene o male.

    Oltrettutto, se a 15 o 16 anni delle ragazzine sono un po' confuse e hanno sofferto del disturbo di genere, quelle letture sarebbero il classico "errore educativo" che potrebbe condizionare la loro vita.

    Detto per inciso, non metterei nelle loro mani, in nesun caso, nessun tipo di rivista a sfondo sessuale.

    Una volta, per quanto potesse sembrare ingiusto, il Tabù e il concetto di Peccato, aiutava molto i genitori. Ora dobbiamo fare molta fatica perché dobbiamo cercare altre strade per educare al bene.

    La schiavitù che genera il vivere male la sessualità, anche senza scomodare l'omossessualità, può essere enorme e condizionare in modo triste la vita di una persona. Essere schiavi della pornografia rende infelici in qualunque caso.

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  9. Le adozioni da parte dei gay.
    anche in questo caso abbiamo fatto una serie di riflessioni.

    La nostra legge prevede che il benessere del bambino sia al centro. Non si cercano dei bambini per delle coppie che vogliono adottare, ma una coppia che vada bene per un bambino che deve essere adottato. caso per caso.

    Sono moltissime le coppie eterosessuali che non possono essere considerate come proponibili per l'adozione. Molto spesso per l'età, uno dei coniugi è troppo anziano, o troppo giovane; qualche volta per il tipo di lavoro:; magari uno dei due genitori è spesso via per lavoro. Spessissimo per motivi economici: le coppie devono poter garantire nel tempo una stabilità economica che non molti hanno.
    Alcune volte il luogo in cui abitano, le parentele, gli altri figli presenti che sono anche essi valutati come è valutato l'impatto che potrebbero avere, loro o il nuovo bambino, non sono considerati adatti. Un'altra valutazione importantissima è la stabilità della coppia, troppi precedenti sono visti male. Infatti, per un bambino adottato, un divorzio sarebbe un dramma immenso.

    Nonostante tutti questi accorgimenti i casi di fallimento dell'adozione toccano circa un caso su tre, e bambini sono restituiti al tribunale come se fossero dei pacchetti, anche quando c'erano tutti i presuposti perchè l'adozione funzionasse.

    Sono eslcusi i single, sono spesso escluse le mamme che lavorano a tempo pieno...

    questo perchè adottare un bambino non è un completare la propria vita avendo un figlio, ma è iniziare la carriera di genitori partendo già da delle condizioni difficili.

    Nesuno ha diritto di diventare genitori adottivo, sono i bambini che devono essere adottati che hanno diritto ad avere dei genitori, un papà e una mamma, che facciano dimenticare loro la loro storia, facednosene carico e li inseriscano in una storia di normalità che li faccia sentire assolutamente al sicuro.

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  10. i matrimoni...questa è una cosa che mi lascia davvero perplessa.
    a parte l'iconografia del matrimonio religioso, un po' ricalcato anche dal matrimonio civile in comune, il matrimonio è un contratto. Anzi, è una serie di contratti.
    Nulla vieta a due omosessuali di firmare uan serie di contratti in un bel giardino durante un pranzo, di chiamare un notaio a prsentarglieli e ancehdi crearsi uaa loro iconografia.
    c'è già tutto. La possibilità di essere eredi (testamento), la possibilità di cointestarsi i beni, la possibilità di essere sullo stesso stato di famiglia, sullo stesso campanello. la possibilità di fare una assicurazione sulla vita indicando l'altro come beneficiario...

    nessuno vieta a due omosessuali di chiedere ad un notaio di preparare un pacchetto di contratti che seguano i rapporti di una convivenza. basta farlo.

    il problema di riconoscere legalmente l'istituto del matrimonio per gli omosessuali è che l'istituto della famiglia, che è un istituto giuridico tradizionale e sociale, alla base delal nostra società, che si basa sul progetto di un uomo ed una donna di avere dei figli essendosi fedeli sessualmente l'un l'altro.

    E'intrinseco che qualunque cosa vogliano fare due gaomosessuali non possono essere una coppia di un uomo ed una donna che si impegnano a crescere dei figli essendosi fedeli sessualmente l'un l'altro.

    difatti l'intenzione di non avere figli è causa di nullità del matrimonio, e l'infedeltà sessuale è causa di divorzio con colpa.

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