domenica 15 agosto 2010

giocattoli, la casa come Gardaland

E’ certamente questa la sensazione che si ha quando si entra in una casa in cui abita un bambino: una Gardaland, un parco pieno di divertimenti e dei più fantastici giocattoli, per lo più sparsi sul pavimento. Per quanto si tenti di tenere in ordine e di far sparire le tracce, se il bimbo è in casa, i giocattoli torneranno presto fuori dai loro rifugi per spargersi in casa.
In più, per quanto si chieda a nonni amici e parenti di non esagerare, di comprare dei vestiti e delle cose utili, il massimo di spostamento del genere di regalo che si ottiene è da giocattolo di divertimento puro al giocattolo educativo. Più di un genitore, compresa io, ha avuto la tentazione di distribuire dei bigliettini con stampato il numero di conto corrente familiare e lo slogan “offerte, non giocattoli”.
Potreste farli per il battesimo e continuare per ogni occasione speciale, Natale, Pasqua, compleanni festività, visite particolari.
Purtroppo per quanto un giocattolo nuovo esasperi i genitori, sappiamo che un dono è fatto con affetto e i soldi, anche se utili, sono freddi e inespressivi da questo punto di vista. La ricompensa per una nonna è lo sguardo di ammirazione di sorpresa e di stupore che prendono i bambini di fronte ad un giocattolo fantasmagorico e scintillante. Non glielo si può togliere anche se sappiamo che il bimbo ci giocherà al massimo il tempo della visita e poi, complice la nostra mania dell’ordine, il gioco verrà riposto e ripreso raramente.
In merito a questo argomento ci sono due ordini di problemi: il primo riguarda il non essere obbligati a muoversi in un mare di giocattoli che spuntano da ogni angoletto, il secondo riguarda il loro utilizzo.
Parliamo prima del secondo problema.
I bimbi si sa giocano con tutto quello che gli capita fra le mani. Amano costruire, fare e soprattutto disfare. Per cui dare ai bambini in mano dei giocatoli costosi ci fa sanguinare il cuore. Il primo consiglio è di tenere una cesta bella piena dei giocattoli che possono tranquillamente usare e rompere e di utilizzare quelli speciali dandoli ai bambini rigorosamente in base alla loro età. Se date in mano un bel telaio ad una bambina, di 3 anni certamente lo sfascerà, a 10 lo apprezzerà.
Poi, anche se so fare il pop corn nella pentola con l’olio, quando un Natale qualcuno ha regalato un dolce forno che fa il pop corn a ma figlia ho cominciato ad utilizzarlo come se fosse uno strumento di casa. Mi dispiaceva lasciarlo lì ad arrugginire. Funziona ancora molto bene, anche se la pentola è molto più pratica.
Ho utilizzato più io il tornio per fare i vasi di terracotta, gioco estremamente educativo, che i miei figli, adesso qualche volta, quando sono presi dalla creatività, lo usano. Sapevate che si può usare anche con la pasta di sale? Ebbene si può fare..
Vi sto dicendo, insomma, che certi giocattoli li potete usare voi, oppure riproporre quando l’età del bimbo è tale da poter apprezzare meglio un gioco speciale.
Il secondo ordine di problemi è proprio l’ordine. io usavo un sistema assolutamente efficace: li imbrogliavo.
Lo so, gli educatori professionali dicono di riordinare insieme al bambino, ma i bambini sono furbetti e con quel sistema finisce che i genitori riordinano e i bambini giocano con i giochi che hanno raccolto.
Per evitare, alla sera di dovermi sgolare ad intimare di raccogliere i giochi e metterli a posto prima di andare a dormire, cosa che comunque sapevo già che non aveva nessun effetto e che mi procurava una certa acidità, oppure per evitare di passare la serata di una giornata già pesante a raccogliere giocattoli sapendo di non fare il mio dovere di madre, perché erano i piccoli che dovevano imparare e non io, utilizzavo il mondo fantastico delle fiabe per convincere i piccoletti a far sparire tutti i giocattoli dal pavimento ogni sera.
La storia era questa: c’è un certo ruba giocattoli, personaggio piuttosto birichino ma non cattivo, che di notte gira per le case dove ci sono dei bambini e credendo che i giochi lasciati sul pavimento siano abbandonati se li prende, e poi li lascia in giro da altre parti, magari a casa di qualche altro bambino.
L’opera di convincimento avvenne con la sparizione notturna di un sacco di giocattoli non messi a posto una sera che furono ritrovati solo qualche settimana dopo, sparsi in giardino.
Il trucco del ruba giocattoli mi permise di tenere in ordine la casa per anni. L’ho amato più di Babbo Natale.
Inoltre mi ha permesso di accorgermi di un altro fatto.
Il problema dell’ordine dipende anche dal numero di giochi che i bambini hanno. Se se ne fa sparire un po’ per un po’ di tempo qualcuno, quando lo si rimette in circolo, i bambini lo usano con lo stesso interesse di quando era nuovo. Così, far sparire un po’ di giocattoli a rotazione per un po’ di tempo e ritirarli fuori dopo un mesetto, facendo in modo che il numero di giocattoli disponibili al bimbo sia sempre ridotto permette di render facile l’ordine in casa e di avere qualcosa di scorta con cui interessare i bambini quando si annoiano.

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