venerdì 30 agosto 2013

Combattere la crisi economica con Facciamo cambio?, i negozi dell'usato, lo swap e il baratto:

Cercando in internet si fa presto a trovare i marchi che si occupano di organizzare  su base economica la vendita dell'usato. Negli ultimi tempi catene come il Mercatino  ha visto raddoppiare i propri clienti e i propri affari. Per combattere la crisi si vende qualunque cosa, si abbia in casa e si possa dire che non serve. Qualunque cosa che abbia un valore commerciale.
Però quandosi tratta di bambini le cose cambiano. C'è da far attenzione all'igiene, si vorrebbe dare ai nostri bambini sempre il meglio in tutto quello che si può. Così mentre se noi ci vestiamo con un abito comperato in un mercatino dell'usato, diciamo di essere vintage e troviamo la cosa persino chic, quando si tratta dei bambini  non ci sentiamo a nostro agio.
Insomma, utilizzare il passeggino che nostra cognata non usa più per i suoi figli ormai cresciuti è una cosa; avvolgere il lettino nella copertina che nostra madre ha tenuto perché  avvolgeva anche il nostro lettino è una cosa pratica e romantica, ma acquistare attrezzature e abbigliamento per bambini  in negozi dell'usato ci lascia un senso di sconforto e di inadeguatezza.
Per questo probabilmente sono nate alcune catene di negozi gestiti in franchising e completamente dedicate ai bambini, nei quali sono venduti si articoli usati, ma solo se pulitissimi, in condizioni più che ottime, praticamente quasi nuovi,  e a prezzi che sono la metà del valore dello stesso articolo nuovo.
Si tratta in effetti di occasioni cui è difficile resistere e che possono far superare quasi ogni tipo di remora sull'uso degli articoli per bambini già usati.
Due marche di mercatini dell'usato per bambini che possiamo indicarvi, perché facilmente rintracciabili anche su internet sono baby bazar, con il sito internet babybazar.it  e La birba, con il loro sito internet birba.com
Ambedue i siti sono ben organizzati contengono la lista aggiornata dei loro negozi in franchising, tra i quali è facile individuare quello più comodo da raggiungere. Il sito internet, inoltre, funziona anche come marketplace per le mamme, che possono inserire anche annunci personali.
Se vi piace l'idea e avete molte amiche, potete anche farla diventare un lavoro: ambedue i marchi sono alla ricerca di nuovi negozi da aprire con la formula del franchising.

E' molto interessante anche l'iniziativa di una mamma di Milano, Roberta Magione, che già da qualche anno ha aperto un negozio di scambio di abiti per bambini in via Canonica chiamato New to your kids, Nuovi per i tuoi bambini. Nel negozio la moneta di scambio sono i bottoni, con cui sono valutati gli abitini e le altre attrezzature. Per accedere allo scambio va pagata una commissioni di 5 euro a bottone scambiato.
Il concetto di nuovo somiglia molto a quello del progetto "Facciamo cambio?" degli Orsetti padani che sottolinea il concetto che nuovo non sempre significa appena prodotto, ma può voler dire anche che ciò che è vecchio per te, per me, che non ce l'ho può essere benissimo nuovo, mai visto.

Se queste iniziative, utilissime per combattere la crisi economica, rimangono nell'ambito del commercio, c'è invece un baby marketplace che è ancora agli inizi ma promette bene: swapcool.com in cui è possibile effettuare il baratto, cercare e offrire abbigliamento per bambini e attrezzature in regalo e anche vendere e comperare. Si tratta di una iniziativa da sfruttare con attenzione e da tenere ben d'occhio per l sviluppo che può avere. La base delle transizioni è la comodissima e irrinunciabile paypal, e quindi ogni acquisto può avvenire facilmente tramite il computer e senza interventi di bonifici  o di banche. Ugualmente, vendere qualche oggetto sarà estremamente facile. Ricordatevi però che per questo tipo di transizioni esistono i feedback e che bisogna sempre considerare , quando si vende qualche oggetto che ci sono anche i costi di spedizione postale o tramite corriere, che vanno considerati per non perdere soldi nello scambio.

Infine ci siamo noi, genitori degli orsetti padani, che siamo molto spartani nelle nostre iniziative.
Il progetto "Facciamo cambio?" infatti è un format di iniziativa, veloce e facilissima da organizzare, senza scambio di denaro e quindi non ha bisogno altro che di un semplicissimo permesso esente dal pagamento della tosap, e che si avvale anche della collaborazione dei militanti leghisti, che come associazione di volontariato che ha gli stessi ideali della lega nord, sfruttiamo in modo spudorato. Si, insomma, li facciamo lavorare anche al di fuori dagli ambiti della politica chiedendo di aiutarci nella organizzazione degli appuntamenti itineranti in cui si scambiano , sotto un gazebo, giocatoli, vestiti, attrezzature per bambini nel giro di un week end.

Negli stati uniti lo swap, cioè il baratto, è molto diffuso, come sono diffusi i siti internet che lo trattano. Qui da noi, in Padania, siamo appena appena agli inizi. Anzi, possiamo anche dire che la nostra rete è ancora inadeguata, sia dal punto di vista tecnico ( siamo lenti) sia dal punto di vista organizzativo nella vendita di beni e servizi, sia dal punto di vista della informazione. Però,possiamo considerare questa possibilità come una opportunità per fare rete fra famiglie padane.

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