12 settembre 2010. i padani si ritrovano a Venezia |
Si dovrebbe dire Venezia e Pontida, ma siccome domenica prossima, il 12 settembre andremo a Venezia, parlerò del perché la partecipazione a questo evento è così importante per me e per gli orsetti padani.
Comincio a dire che per me, che fino a pochi anni fa riuscivo a salire agilmente anche a Pian del Re, alle sorgenti del Po, per poi andare il giorno dopo a Venezia, macinando in macchina da sola 1200 chilometri in un paio di giorni, ricordare il giorno in cui dichiarammo l’indipendenza della Padania, con il carico di emozioni e di sentimenti che provammo quel giorno. Ora sono diventata quasi vecchia e non ho più molta energia, ma facendo un viaggio in pullman di 300 chilometri ogni anno è un modo per tenere ben vive quelle emozioni e quei convincimenti e per trasmetterle agli Orsetti padani con la stessa forza e importnaza che hanno avuto per me.
Poi, se gli orsetti padani vorranno raccogliere queste emozioni, potranno farlo liberamente, così come potranno, se lo vorranno, rifiutarle; però, se non sanno quello che i loro genitori hanno provato scrivendo la storia della Padania non potranno mai scegliere cosa è meglio per loro. E quale modo migliore c’è di scrivere la storia insieme ai nostri bambini, oltre a quello di partecipare alle manifestazioni per la ricorrenza della dichiarazione di Indipendenza della Padania?
Domenica, poi, il messaggio sarà ancora più forte del solito, perché Fini, da Mirabello, ci ha tenuto molto a fare in modo da distinguersi dal governo e certamente non sarà facile avere dei rapporti sereni con chi ha dei fini (è un gioco di parole involontario) diametralmente opposti ai nostri e ha dichiarato che la Padania non esiste.
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